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Norme di attuazione del PRG

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TITOLO III - SALVAGUARDIA DELL'ASSETTO URBANO
CAPO II - EDIFICI DI VALORE STORICO

Articolo 72 - Edifici di valore storico classificazione

Gli edifici esistenti che hanno un valore storico artistico sono assoggettati a particolari misure di salvaguardia, a determinate modalità e metodologie di intervento. Tali misure sono graduate in base alla categoria (di valore) in cui gli edifici sono classificati.

Gli edifici di cui sopra sono individuati con apposita simbologia negli elaborati grafici, tavole 5.4.4 (Individuazione degli edifici esterni al centro storico sottoposti a disciplina di conservazione), scala 1:5.000, e 5.4.5 (Disciplina particolareggiata degli interventi di conservazione nel centro storico), scala 1:2.000.

Nella tav. 5.4.4 (Individuazione degli edifici esterni al centro storico sottoposti a disciplina di conservazione), relativa agli edifici esterni al centro storico, per ragioni di lettura, le lettere indicanti le categorie operative, a fianco dei numeri, sono scritte in maiuscolo.

Categoria 1a
Fanno parte di questa categoria gli organismi architettonici complessi che presentano un assetto originario storicamente definito, concretizzato da strutture tipologiche specialistiche e/o monumentali determinate.

Appartengono a questa categoria le grandi espressioni architettoniche e i nuclei insediativi, identificabili strutturalmente in organismi tipologici originari unitari determinati.

Categoria 1b
Fanno parte di questa categoria gli organismi architettonici che presentano un assetto storico e tipologico, anche composito, connesso in generale a strutture residenziali particolari determinate.

Appartengono a questa categoria anche le espressioni architettoniche specialistiche trasformate e i nuclei insediativi riconducibili a organismi tipologici determinati.

Categoria 2a
Fanno parte di questa categoria gli organismi edilizi semplici che presentano assetti storici della organizzazione fondiaria e delle tipologie connesse alla residenza di carattere minore e/o alla produzione artigianale.

Appartengono a questa categoria anche le espressioni architettoniche e i nuclei insediativi e residenziali che hanno subito alterazioni del genere e non del tipo.

Appartengono inoltre a questa categoria gli edifici recenti (XIX e primi anni del XX secolo) che hanno generalità architettoniche contestuali all'epoca di realizzazione, ormai acquisite al contesto urbano costruito.

Categoria 2b
Fanno parte di questa categoria gli edifici che non presentano un assetto tipologico definito connesso alla residenza di carattere minore e/o alla produzione, determinati anche da interventi di sostituzione recente, parziale e/o totale, di non particolare valore architettonico.

Appartengono a questa categoria gli edifici sorti all'interno di nuclei insediativi che hanno assunto caratteristiche edilizie acquisite al contesto fisico-urbanistico costruito, anche con valori di facciata, o che presentano permanenze di strutture storiche individuate.

Categoria 3b
Fanno parte di questa categoria volumi edificati in aggiunta (superfetazioni) ad uso di servizio o altro, sorti su aree cortilive e ortive storicamente pertinenti a tipologie individuate, non riconducibili strettamente ad aggregazioni organiche edilizie.

Categoria 3b - Demolizione senza ricostruzione o ricostruzione condizionata (Centro storico - Zona omogenea A)
Gli interventi di demolizione senza ricostruzione riguardano gli elementi incongrui inseriti nelle unità edilizie, quali superfetazioni e corpi di fabbrica incompatibili con la struttura dell'insediamento storico. La loro demolizione concorre all'opera di risanamento funzionale e formale delle aree destinate a verde (privato o pubblico). Per tali edifici è consentita, in attesa dell'attuazione della destinazione di piano, la manutenzione straordinaria e ordinaria RE1 ed RE2 e il cambio d'uso CD. Qualora tali elementi incongrui impegnino orti, giardini, cortili, aree di pertinenza o altri spazi privati, ogni valutazione sarà rinviata alla fase di analisi storico-tipologica in sede di progettazione architettonica.

Nelle zone dove l'assetto storico del verde è stato alterato dalle trasformazioni urbanistiche è compatibile un accorpamento dei corpi aggiunti per un migliore riordino.

Il tipo di intervento prevede: valorizzazione degli aspetti architettonici mediante la demolizione dei corpi edilizi incongrui e la esecuzione di opere esterne.

Le aree residue ricavate dalle demolizioni (e non ricostruite) sono destinate a spazi verdi o pavimentati, pubblici e/o privati.

Categoria 3a (Centro storico - Zona omogenea A)
I nuovi edifici di questa categoria dovranno essere inseriti nell'ambiente non per mimesi, ma interpretando, attraverso l'uso di tecnologie e materiali anche contemporanei, i caratteri morfologici dell'ambiente storico.

VERIFICA DELLE CATEGORIE DI CLASSIFICAZIONE
L'appartenenza degli organismi architettonici esistenti alle categorie individuate nel presente articolo e negli elaborati grafici (tavole 5.4.4, scala 1:5.000, e 5.4.5, scala 1:2.000) può essere verificata in sede di analisi progettuale.
Ciò vale in particolare per le categorie 1a, 1b, 2a e 2b, per le quali il vincolo operativo è esteso complessivamente a tutto l'organismo tipologico, anche se questo si presenta articolato in corpi principali e secondari aggiunti. Attraverso le analisi e le verifiche nelle scale 1:100 - 1:50 richieste dal regolamento edilizio, per la redazione e presentazione dei progetti è possibile pervenire, per parti o in toto, a proposte progettuali che possano modificare di fatto, senza che ciò configuri variante al PRG, le categorie di cui sopra. Tali modifiche di categoria dovranno essere approvate dal Consiglio comunale.

Individuazione delle caratteristiche morfologiche dell'edilizia realizzata fra il 1889 e il 1939
Nella tavola 5.4.4, scala 1:5.000, è stata definita, oltre alla metodologia operative di cui sopra, la classificazione delle caratteristiche morfologiche ed edilizie urbane relative agli edifici storici della zona B, così come di seguito elencati:
1. Categoria edilizia A - Casamenti
2. Categoria edilizia B - Case a schiera
3. Categoria edilizia C - Case operaie mono-plurifamiliari e borghesi
4. Categoria edilizia D - Villini e ville
5. Categoria edilizia E - Palazzine d'affitto multialloggio
6. Categoria edilizia F - Edifici non riconducibili alle categorie individuate, ma di interesse edilizio-ambientale
7. Categoria edilizia G - Edifici specialistici (manifatture, fabbriche, stazioni, ecc.) di particolare interesse storico-edilizio.

 

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