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TITOLO II - ZONE CAPO IX - ZONE PRODUTTIVE URBANE (P) (ZONA OMOGENEA D) |
Articolo 60 - Zona industriale-artigianale di completamento (P1, P2) - (Zona omogenea D) |
La zona industriale - artigianale di completamento comprende parti del territorio urbanizzato in massima parte edificate con prevalente destinazione produttiva che, per dimensione e/o ubicazione, possono garantire una effettiva integrazione delle attività insediate e/o la loro compatibilità funzionale con le attività urbane circostanti e con la struttura del territorio, attraverso la previsione di usi diversi dal produttivo in senso stretto, usi che si presentano funzionali o complementari all'attività produttiva (commercio all'ingrosso, formazione professionale, esposizioni, depositi, ecc.) e che, per il loro svolgersi, necessitano di spazi e strutture edilizie tipiche delle attività industriali.
USI PREVISTI
U2 (limitatamente a uffici e studi professionali, attrezzature per lo spettacolo e attrezzature culturali, sedi di associazioni e organismi partecipativi), U3, U4, U6, U9, U10, U11, U13.
L'U2 è insediabile nel 100% della Su nel caso di lotti, come risultanti alla data di adozione del PRG (18 luglio 1986), con superficie utile fino a 3.000 mq.
L'U2 è insediabile limitatamente al 40% della Su dei singoli lotti, non incrementabile con frazionamenti successivi all'insediamento di tale uso; sono escluse da tale limitazione le attrezzature per lo spettacolo e le attrezzature culturali (sedi per mostre ed esposizioni, sedi di organizzazioni e centri culturali, ricreativi, per il tempo libero, musei, biblioteche, sale per incontri, cinema e teatri, centri congressuali polivalenti, locali per lo spettacolo, locali per il ballo, sale di ritrovo) e le sedi di associazioni e organismi partecipativi.
MODALITÀ DI INTERVENTO
Il piano si attua per intervento edilizio diretto di tipo: RE1, RE2, RE3, RE4, CD, NC.
INDICE DI UTILIZZAZIONE
Per gli interventi RE1, RE2, RE3, RE4, CD: Uf = Ufe
Per gli interventi NC:
a. Nuova costruzione in lotti non ancora edificati:
b. Nuova costruzione previo demolizione o ampliamento in lotti edificati con Uf esistente inferiore a 0,50 mq/mq di Sf:
c. Per i soli interventi eccedenti la sagoma planivolumetrica in lotti già edificati con Uf esistente compreso tra 0,50 mq/mq e 0,90 mq/mq di Sf:
d. Per i soli interventi eccedenti la sagoma planivolumetrica in lotti già edificati con Uf esistente superiore a 0,90 mq/mq di Sf:
Per gli interventi a), b) il rapporto di copertura non potrà superare 0,50 mq/mq di Sf, mentre per gli interventi c), d) tale rapporto non potrà essere superiore a 0,70 mq/mq di Sf.
Per gli edifici esistenti alla data di adozione del presente piano, non compresi tra quelli classificati 1a, 1b, 2a, 2b di cui all'articolo 72, è consentito un incremento "una tantum" fino a un massimo del 20% della Su esistente. Tale incremento, utilizzabile anche in caso di variazione di sagoma in ampliamento degli edifici esistenti, deve essere collegato fisicamente a una unità esistente, quindi non può costituire un organismo edilizio autonomo.
Le condizioni per ottenere tale incremento sono:
1. Non sia già stato concesso, a norma del precedente PRG e successive varianti, ferma restando la possibilità per chi ha ottenuto un incremento inferio-re di integrare lo stesso fino al suddetto limite del 20% della Su.
2. L'indice di utilizzazione fondiaria Uf non superi in ogni caso 0,90 mq/mq.
3. Non venga superato il rapporto di copertura di 0,70 mq/mq di Sf o venga ricondotto a tale massimo rapporto nel caso in cui l'esistente sia superiore a 0,70 mq/mq di Sf.
4. Siano rispettati i distacchi e le distanze di cui alle specifiche norme di Regolamento edilizio.
Per gli edifici esistenti alla data di adozione del presente piano, non compresi fra quelli classificati 1a, 1b, 2a, 2b di cui all'articolo 73, che necessitano, in via eccezionale, di un aumento della Su esistente in misura superiore al 20% ("una tantum"), è consentito un incremento fino a un massimo del 40% della Su esistente, alle seguenti condizioni:
1. Che si tratti di esigenze di sviluppo di attività produttive in essere.
2. Presentazione da parte dell'impresa e accettazione da parte dell'amministrazione comunale di un piano tecnico-organizzativo, documentato in forma diagrammatica e descrittiva, che riporti:
- le documentate esigenze produttive che sono alla base delle richieste edilizie;
- le scelte edilizie dettagliate;
- le modalità operative e i tempi di attuazione del programma di intervento;
- le destinazioni d'uso degli immobili.
La qualità del piano e la fattibilità dell'intervento vengono valutate mediante i seguenti fattori di giudizio:
- l'attendibilità delle richieste rispetto alle previsioni;
- la compatibilità dell'intervento proposto con le destinazioni di piano e con le prescrizioni normative;
- la compatibilità e l'integrazione morfologica con l'ambiente circostante;
- la dotazione infrastrutturale del territorio in rapporto al carico urbanistico prodotto dall'intervento;
- la qualità compositiva della soluzione edilizia proposta.
3. Sottoscrizione di una convenzione (secondo lo schema generale parte integrante della strumentazione di PRG) che definisca i caratteri tecnico-progettuali dell'intervento approvato, le motivazioni dell'accettazione da parte dell'amministrazione comunale, le modalità e i tempi di attuazione degli interventi, gli oneri a carico delle parti contraenti e le sanzioni.
4. L'indice di utilizzazione fondiaria Uf non superi in ogni caso 0,90 mq/mq.
5. Siano rispettati i distacchi e le distanze di cui alle specifiche norme di Regolamento edilizio.
Il piano tecnico-organizzativo e la convenzione, di cui ai punti 2 e 3, vengono deliberati dalla Giunta comunale. Il piano tecnico-organizzativo ha efficacia di permesso di costruire.
Per gli edifici, o parti di edifici, esistenti alla data di adozione del presente piano all'interno della zona in oggetto e aventi destinazione d'uso residenziale (U1), è consentita la permanenza della Sue destinata a tale uso. Per essi valgono le modalità di intervento di cui all'articolo 51 (Zona residenziale di completamento - R1), con esclusione degli incrementi una tantum.
Nella zona industriale "Roveri" le porzioni della stessa realizzate in attuazione della "Lottizzazione Roveri" e del "Piano Insediamenti Produttivi (P.I.P.)" sono già dotate degli standard di legge.
SCHEDA P* - Piazza Lipparini - Quartiere Pilastro
Usi previsti: U2, U5, U6, U10.
Indice di utilizzazione: è consentita la realizzazione di una superficie utile di mq 3.000.
Gli standard sono già reperiti nell'ambito di riqualificazione. I titoli abilitativi sono subordinati alla corresponsione del contributo di costruzione.
SCHEDA P1.1 - VIA LIBERAZIONE
Usi previsti: quelli della sottozona P1 di cui al presente articolo.
Modalità di intervento
Intervento edilizio diretto di tipo RE1, RE2, RE3, RE4, CD.
Indice di utilizzazione: Uf = Ufe.
SCHEDA P1.2 - VIA DEL VETRAIO
Nell'area disciplinata dalla presente scheda è consentita la realizzazione di una Su complessiva pari a 5.000 mq.
SCHEDA P1.3 - VIA MICHELINO
Usi previsti: U7 (struttura medio-grande non alimentare), U11.
Possibilità edificatorie: Su = Sue.
Il piano si attua mediante intervento edilizio diretto convenzionato a integrazione di quanto previsto dal piano particolareggiato approvato con OdG n. 298/92. È consentita la monetizzazione dello standard di verde pubblico.
SCHEDA P1.4 - VIA AGUCCHI
Usi previsti: U9.
Possibilità edificatorie: Su = Sue + 20%
Modalità di intervento: il piano si attua mediante intervento edilizio diretto.
Nell'area disciplinata dalla presente scheda è consentito alla Sintexcal spa il mantenimento e la razionalizzazione dell'attività esistente. Costituisce condizione per l'accertamento di conformità alle presenti norme dell'intervento edilizio diretto (comprensivo degli interventi di tipo RE2, con esclusione di quelli relativi agli impianti di produzione) la realizzazione delle seguenti opere di urbanizzazione primaria e cessione delle aree relative: collegamento pedonale e ciclabile, inserito in una adeguata sistemazione a verde, tra la via Agucchi e il fiume Reno, per una superficie complessiva non inferiore a 2.600 mq, compreso, nella tavola 5.1, tra il limite nord di proprietà e la linea tratteggiata. La sistemazione di tale area dovrà avvenire in attuazione di uno specifico progetto concordato con l'Amministrazione, sulla base di atto unilaterale d'obbligo sottoscritto dall'attuatore e con prestazione di idonea garanzia fidejussoria.
SCHEDA P1.5 - VIA DUE MADONNE
Nell'area disciplinata dalla presente scheda è consentita, ai soli fini del miglioramento delle condizioni abitative dell'alloggio a servizio dell'attività esistente, la realizzazione del 15% di una tantum della Su esistente già destinata ad abitazione.
SCHEDA P1.6 - VIA BENTINI
Nell'area disciplinata dalla presente scheda è consentita la realizzazione, mediante intervento edilizio diretto, di 500 mq di Su.
SCHEDA P1.7 - VIA CARRACCI
Possibilità edificatorie: Su = Sue + 20%
Modalità di intervento: il piano si attua mediante intervento edilizio diretto.
SCHEDA P1.8 - VIA EMILIA PONENTE
Possibilità edificatorie: Su = Sue + 2.340 mq.
Modalità di intervento: il piano si attua mediante intervento edilizio diretto.
SCHEDA P1.9 - VIA SERLIO
L'area disciplinata dalla presente scheda è destinata esclusivamente alla realizzazione di parcheggi.
SCHEDA P1.10 – G.D VIA SPERANZA
Possibilità edificatorie: Su = Uf (0.50 mq/mq) + 1805,88 mq
Modalità di intervento: il piano si attua mediante intervento edilizio diretto di tipo NC.
Nell’area disciplinata dalla presente scheda la realizzazione dell’asilo nido aperto all’azienda e al territorio è subordinata:
- alla verifica della classe acustica e delle condizioni del clima acustico con limiti d’immissione sonora diurna non superiori a 50 dB(A) (tab. C DPCM 14 novembre 1997 e deliberazione Giunta regionale Emilia Romagna n. 2053/01), da garantirsi anche con eventuale realizzazione di opere di mitigazione acustica;
- al conseguimento dell’obiettivo di qualità di 0,2 microTesla (ai sensi di quanto previsto dalla LR 30/2000 e dalla Direttiva di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 197/2001), in relazione alla presenza dell’elettrodotto ad alta tensione da 132 KV di RFI sul fronte di via Speranza;
- alla delocalizzazione dei tre impianti di telefonia mobile esistenti in via Speranza 46, ai fini della riduzione dell’esposizione residenziale e delle aree sensibili presenti e future nel rispetto della delibera di Giunta n. 80 del 31 marzo 2003.
SCHEDA P2.1 - VIA CROCE COPERTA / RIMINI
L'area disciplinata dalla presente scheda è riservata al potenziamento e allo sviluppo delle attività della ditta Beato spa.
Possibilità edificatorie: Su = Sue + 5.000 mq
Modalità di intervento
Il piano si attua mediante intervento edilizio diretto di nuova costruzione che deve prevedere, contestualmente alla stessa, l'adeguata sistemazione a verde pubblico attrezzato dell'area individuata negli elaborati grafici con la lettera V. La sistemazione di tale area dovrà avvenire in attuazione di uno specifico progetto concordato con l'Amministrazione, sulla base di atto unilaterale d'obbligo sottoscritto dall'attuatore e con prestazione di idonea garanzia fidejussoria. Il progetto in questione dovrà altresì prevedere, nell'ambito delle aree di proprietà, la realizzazione di un adeguato collegamento pedonale e ciclabile est/ovest che dovrà costituire parte integrante del collegamento Tuscolano/Croce Coperta.
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